La collezione attiva. Opere mediali da Vito Acconci a Simon Starling

26/11/2011 – 16/09/2012

Momenti di storia contemporanea, letteratura, fantascienza, questioni socio-politiche, ma anche lo sguardo frammentato, talvolta distorto su tutto ciò che ci circonda. Questi i temi della mostra “La collezione attiva”, che ha inaugurato il 25 novembre 2011 nel corso della “Lunga Notte dei Musei di Bolzano”.

Alla molteplicità delle tematiche affrontate è corrisposta la diversificazione dei media impiegati: dalle proiezioni di video e film, alle installazioni luminose e sonore, fino agli oggetti animati da performance o in movimento. Grazie all’attivazione supportata dalla tecnologia, le opere, dopo un processo di produzione e installazione, si sono così realizzate nello spazio e si sono animate. Molte hanno lasciato i depositi museali presentandosi al pubblico per la prima volta: Museion ha proseguito così i percorsi di approfondimento sui diversi nuclei della propria collezione.

Il percorso della mostra si è aperto al secondo piano del museo con l’installazione video From Here to There (2003) dell’artista Jana Sterbak. Le sequenze del video, girate a Montreal e per le calli di Venezia, sono state affidate ad un cane, un Jack Russell terrier di nome Stanley. Stanley, munito di una minuscola videocamera, ha filmato il mondo spontaneamente, a 35 cm da terra. Il pubblico è stato così costretto ad un punto di vista inusuale, quello di un animale a quattro zampe.

L’esercizio percettivo, enfatizzato dal montaggio di Jana Sterbak, è stato uno stimolo alla nostra immaginazione: ha messo in crisi l’automatismo delle nostre percezioni e il modo stereotipato di vedere il mondo. È stato, questo, un aspetto che accomuna le opere in mostra: non si trattava di lavori da contemplare. A un incontro con l’arte frontale, predefinito nello spazio e nel tempo, si è sostituito un approccio “decentrato”, in cui la dimensione temporale ha svolto un ruolo essenziale.

Le opere esposte presupponevano dunque l’idea di uno spettatore attivo, che si muoveva attorno ad esse e che ne viveva la durata, confrontandosi in modo critico con le questioni poste.


Opening: 25/11/2011

 

A cura di Letizia Ragaglia e Frida Carazzato. Con il supporto di barth building interior architecture www.barth.it.