Marco Raparelli
Cosa succede

Museion, Medienfassade, Marco Raparelli, Foto: Othmar Seehauser

Cala il buio, la facciata si illumina e rivela, come una grande finestra sul cortile, la vita di Museion. Con tratto ironico e divertito Raparelli narra e illustra un Museion immaginario e immaginato tra le griglie architettoniche della facciata.

Cosa succede ogni sera quando il museo si spegne e le mostre chiudono, cosa succede negli uffici in cui si lavora – insomma cosa avviene quotidianamente in un museo? Marco Raparelli prende le mosse da queste riflessioni per raccontare e illustrare il suo Museion immaginario e immaginato.
Nel video, creato per la facciata mediale, divertenti figurine ispirate ai fumetti lavorano al computer o parlano al telefono, mentre su un altro piano un visitatore si riposa placido su un divano. E ancora: una mostra presenta opere famose, come la Brillo Box di Andy Wharol, accostate ad opere di artisti immaginari.

Attraverso un linguaggio ironico e immediato Raparelli tratteggia così tante micro storie, che, proiettate sulla facciata, risultano come un grande poster, mentre le linee dei disegni esaltano la trasparenza dell’architettura di Museion e la sua capacità di far emergere e mostrare i suoi contenuti.

Marco Raparelli è nato a Roma nel 1975, dove vive e lavora.

Proiezioni:
05, 12, 19, 26 ∕ 09 ∕ 2013,
ore 22–24

 

Foto: Museion, Media Façade, 2013, Marco Raparelli, Foto: Othmar Seehauser