Marina Orlova: Dance, Neurodiversity and Robots. Performance virtuale

Marina Orlova
Dance, Neurodiversity and Robots. Performance virtuale

17 novembre dalle ore 19 alle ore 19.30
in lingua inglese
Entrata gratuita

 

L’intervento Dance, Neurodiversity and Robots fa parte della ricerca dedicata alle dinamiche di potere tra esseri umani e tecnologia nel campo della salute mentale. Esistono molti robot dai quali ci si aspetta che sappiano esercitare l’empatia. Bot-terapeuti, bot-compagni, app che aiutano a migliorare la salute psicologica. Anche le terapeute e i terapeuti umani possono essere piuttosto robotici nel sistema neoliberale di assistenza alla salute mentale.

Gli scienziati e le scienziate stanno lavorando per superare i pregiudizi nei confronti dell’Intelligenza Artificiale che riguardano il modo in cui essa si relaziona con le persone. Ma cosa succede se l’AI è “mentalmente instabile”? Possiamo essere inclusivi nei suoi confronti? Ha bisogno di una terapia? Se volessi parlare con un’IA invece che con un umano, vorrei che fosse verosimile. E se fosse condizionato ad avere un disturbo come me? Adesso sì che si ragiona.

 

Marina Orlova (1987, Russia/Paesi Bassi) è una coreografa, performer e drammaturga di danza con una formazione in Studi sociali. Pratica la danza e la performance dal 2012 e si è diplomata alla School for New Dance Development dell’Amsterdam Academy of Theatre and Dance nel 2021. Dal 2016 espone i suoi lavori in Russia, Germania e nei Paesi Bassi. Nella sua pratica lavora con algoritmi coreografici per corpi e interazioni e la sua ricerca artistica fa convergere temi di danza, migrazione, salute mentale e tecnologia. Dal 2020 crea entità di AI paradossali che diventano performer nelle sue performance di danza.