OCCUPY MUSEION: The Sun’s Origin

OCCUPY MUSEION: The Sun’s Origin

Venerdì 5 magio 2023, dalle 20.00 a mezzanotte
MUSEION, -1 underground
ingresso gratuito

L’acceleratore culturale indipendente Museion Art Club presenta, in occasione dell’apertura della mostra Shimabuku. Me, We, una serata dedicata alla musica elettronica underground, secondo appuntamento del suo programma annuale

LINEUP

20.00 – 21.30 Anri (Yokohama / Berlin)
21.30 – 00.00 Dj Sodeyama (Tokyo)

Visual e luci: Georg Ladurner

Due artisti giapponesi, DJ Sodeyama e Anri, saliranno sul palco al piano U1 di Museion con un’estetica sonora molto personale, tipica della scena elettronica underground giapponese.

Yoshifumi Sodeyama, meglio noto come DJ Sodeyama, ha rappresentato una forza propulsiva nella scena della musica elettronica underground giapponese degli ultimi vent’anni. DJ, produttore e fondatore di ARPA Records, Yoshifumi Sodeyama ha iniziato a esibirsi all’inizio degli anni Novanta nella sua città, Tokyo. Per tutta la carriera ha contribuito positivamente alla scena elettronica di Tokyo e ha suonato in locali e festival di tutto il Giappone, rimanendo allo stesso tempo molto attivo a livello internazionale.

Con la sua etichetta, ARPA Records, Sodeyama produce con lo pseudonimo di The People In Fog e di recente ha pubblicato un nuovo album che contiene una serie di diversi stili house: dai ritmi ipnotici basati sulle percussioni, alle sfumature jazz, fino a composizioni più incentrate sul groove.

Nata a Yokohama, Anri è cresciuta circondata dall’emergente scena hiphop dominante nella sua città natale. Si è avvicinata per la prima volta alla dance underground ancora minorenne, nel 1999, durante un viaggio a Tokyo, e da quella sera non è più tornata indietro. Dopo essersi fortemente ispirata a molti DJ locali, qualche anno dopo Anri ha lasciato Yokohama e si è trasferita nella capitale techno del Giappone, Tokyo, e più tardi nella capitale mondiale della techno, Berlino.

Un evento di Museion Art Club Forum
Curato da Philipp Kieser e Moko Sato
Con il sostegno di Museion Private Founders
Progetto grafico: Studio Mut