Paesaggi ricreati dall’intelligenza artificiale – Un intervento artistico site-specific al Museion Bookshop di Michael Fink

Photo credits: Lucia Rose Buffa

Paesaggi ricreati dall’intelligenza artificiale

Un intervento artistico site-specific di Michael Fink al Museion Bookshop

Card Rack (Greeting Cards) 2023

“Nel mio lavoro formulo domande che riguardano gli esseri umani come specie “dominante” e la loro influenza, nonché la convivenza con la vita non umana. Nel corso della mia ricerca mi sono imbattuto più volte nelle cartoline come mezzo di comunicazione, che ora sto esaminando più da vicino nella performance “Card Rack” (Greeting Cards);

L’atto di inviare cartoline, oltre a questioni di prestigio, messa in scena, economia, ego e proprietà, racchiude in sé anche qualcosa di prezioso a livello interpersonale, privato, speciale. La rappresentazione di un paesaggio porta inevitabilmente alla sua appropriazione, il suo invio su cartoline porta all’affermazione della sua esistenza, una promessa della sua sperimentabilità fisica. Le cartoline installate in un normale portacarte in “Card Rack”, invece, visualizzano illusioni. I paesaggi raffigurati sono stati creati da un’intelligenza artificiale che sfrutta i motivi ricorrenti delle cartoline. A causa dell’urbanizzazione, la maggiore densità di popolazione si registra nelle nostre città e ciò che chiamiamo natura viene in gran parte consumato nello spazio digitale tramite un display. Queste “alienazioni” creano perciò un’immagine astratta del termine.

Il focus del lavoro non è nella celebrazione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, che qui funge semplicemente da strumento, ma piuttosto nel catturare quell’idea astratta di paesaggio incontaminato. L’illusione non è mai completa, ma di solito è abbastanza buona da indurre lo spettatore ad accettarla come realtà. Solo a uno sguardo più attento sorgono dei dubbi. Poiché l’intelligenza artificiale elabora i motivi delle cartoline esistenti in tutto il mondo, ce n’è per tutti i gusti. La cartolina può quindi apparire molto familiare, ma rimane allo stesso tempo estranea. Per rendere giustizia al mezzo della cartolina, l’opera viene installata in librerie o negozi di souvenir del settore culturale. Una cartolina poi costa 70 centesimi e vuole essere acquistata e spedita nel senso del suo mezzo. Attraverso questo processo, mittente e destinatario diventano parte della performance. Sui biglietti d’auguri non c’è alcuna indicazione che si tratti di un’opera artistica: se e come ciò verrà comunicato agli acquirenti spetta alla direzione. In ogni caso, vorrei che il denaro ricavato restasse nelle rispettive istituzioni e servisse così alla promozione della cultura”.

– Michael Fink