“Camminare dà un senso di libertà. È contrario a tutto quel che spinge più’ veloce, più in alto, più forte’. […] Quando cammino tutto si muove più lentamente, il mondo sembra ammorbidirsi, e per un breve momento non inseguo i miei impegni quotidiani. […] Riesco a sentirmi il centro della mia vita e, poco dopo, a dimenticare completamente me stesso”. (p. 17)
Così ci racconta Erling Kagge, esploratore norvegese e primo uomo negli anni Novanta a raggiungere a piedi e senza supporto i “tre poli”: il Polo Nord, il Polo Sud e la cima dell’Everest, ma anche il primo uomo a percorrere il sottosuolo di New York attraverso i suoi tunnel fognari e ferroviari, a piedi fino all’oceano Atlantico. E la cosa di cui Kagge è sicuro e che cerca di trasmetterci in queste pagine è che camminare è alla portata di tutti e non occorre scalare l’Everest per compiere un’azione memorabile; anche camminando nel tragitto casa-ufficio possiamo trasformare la giornata e restituire intensità alla vita, e per cominciare basta semplicemente mettere un piede davanti all’altro.
Erling Kagge - Camminare, un gesto sovversivo
Traduzione di Sara Culeddu
Titolo originale: Å gå
Torino: Einaudi, 2018
ISBN: 9788806238292
Edizione in lingua italiana
135 pagine