TECHNO

Exhibition
Immagine: Alberto Troia (Kyselina). Design: Studio Mut
11.09.2021—16.03.2022

TECHNO HUMANITIES (2021 – 2023), progetto iniziato da Bart van der Heide, Museion Direttore

Bolzano, 22 luglio 2021 – Museion presenta TECHNO, il primo capitolo di TECHNO HUMANITIES, un programma a lungo termine che toccherà tutti gli spazi, gli aspetti e i componenti di questa istituzione. TECHNO mette insieme temi emersi dai confronti tra umanità, ecologia, tecnologia ed economia e include una mostra collettiva internazionale che occuperà tutto l’edificio di Museion, un public program, un rave diurno e il TECHNO Reader — un’antologia di testi critici commissionati per l’occasione sulla techno e la globalizzazione.

La mostra si articola su tre temi — Libertà, Compressione ed Esaurimento — e mette al centro l’esperienza della techno, scegliendola come lente con cui esaminare una condizione umana e un ordine sociale contemporanei. Museion invita un gruppo internazionale di artisti e artiste, teorici e teoriche e produttori e produttrici a esplorare in che modo i fenomeni culturali legati alla techno si siano intrecciati alla maniera con cui oggi sperimentiamo le nostre identità.

Sandra Mujinga, Spectral Keepers, 2020. Courtesy the artist and The Approach, London. Photo Luca Guadagnini / Lineematiche

Accostando la deriva mainstream della techno di metà anni ottanta ai processi geopolitici e ai progressi economici di quell’epoca, TECHNO vuole riflettere su questo genere musicale al di là della sua definizione di subcultura. L’attuale pandemia è diventata una potente metafora della globalizzazione, e al tempo stesso ha gettato una luce nuova sull’industria multimiliardaria della musica techno, rivelando aspetti paralleli: ingiustizia sistematica, sfruttamento e incuria. TECHNO può essere considerato un appello a opporsi allo status quo e a mettere in rilievo i cambiamenti a livello sociale.

Bart van der Heide, curatore di TECHNO: “Quando si parla di sottoculture, l’immersione totale è fondamentale. Non è mai esistito un movimento punk part-time. Eppure nel caso della subcultura techno si può entrarne e uscirne in qualsiasi momento. Mediata dalle nuove tecnologie, la musica techno è diventata la colonna sonora della liberazione e della fuga. La compressa architettura sonica del locale techno club ha costruito legami significativi con la propria comunità, attraverso esperienze collettive e interconnesse fatte di gioia, esaurimento e sfogo calcolato. In un certo senso, l’esperienza techno è riuscita ad adattarsi perfettamente alle richieste dei lavoratori e lavoratrici freelance di un’era post-industriale.”

Riccardo Benassi, Morestalgia, 2019. Photo Luca Guadagnini / Lineematiche
Evento inaugurale in due parti, 10.09.2021

17:00

“Day Rave”, performance site-specific di Isabel Lewis & Margherita D’Adamo in una ex centrale idroelettrica, ALPERIA St. Anton/S. Antonio, Bolzano, Via Sant’Antonio 12. In collaborazione con TRANSART. Powered by ALPERIA.

19:30

Inaugurazione mostra TECHNO a Museion, Piazza Piero Siena 1, Bolzano, Italia.

Artisti/e coinvolti/e: Riccardo Benassi, Paul Chan, Nicolò Degiorgis, Karin Ferrari, Massimo Grimaldi, CC Hennix, Tishan Hsu, Mire Lee, Ghislaine Leung, Isabel Lewis, Piero Martinello in Zusammenarbeit mit/in collaborazione con/in collaboration with Franco Ruaro, Sandra Mujinga, Nkisi aka Melika Ngombe Kolongo, Emeka Ogboh, Yuri Pattison, Daniel Pflumm, James Richards und/e/and Steve Reinke, James Richards, Jacolby Satterwhite, Leander Schwazer, Sung Tieu, Jan Vorisek e molti altri.

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TECHNO

Exhibition

TECHNO è curata da Bart van der Heide, direttore di Museion, in collaborazione con un team di ricerca internazionale composto tra gli altri da Francesco Tenaglia, critico d’arte e curator, Florian Fischer, direttore di palcoscenico, e Frida Carazzato, assistente curatoriale di Museion.

In TECHNO Reader compaiono testi di Caroline Busta & Lil Internet, Matthew Collin, Anna Greenspan, Bart van der Heide e Matthew Herbert. Il volume verrà pubblicato da Hatje Cantz Verlag e sarà disponibile all’inaugurazione della mostra.

Florian Fischer produrrà un audio piece alla mostra e Francesco Tenaglia un podcast. Alcuni e alcune DJ e produttori e produttrici internazionali svilupperanno per la mostra una colonna sonora esclusiva.

Audio piece di Florian Fischer: RITTORNELL – FreedomCompressionExhaustion, 3 Tracks (Musica: Samuel Kerridge. Oggetto: Jonathan Castro).

Architettura della mostra: Diogo Passarinho Studio, Berlino.

In collaborazione con
TRANSART - festival of contemporary culture
Powered by
alperia
Con il sostegno di
Pro Helvetia Schweizer Kulturstiftung