Museion Art Club
Dance, Neurodiversity and Robots.
Performance virtuale di Marina Orlova
- INGRESSO LIBERO
L’intervento Dance, Neurodiversity and Robots fa parte della ricerca dedicata alle dinamiche di potere tra esseri umani e tecnologia nel campo della salute mentale.
in lingua inglese
Esistono molti robot dai quali ci si aspetta che sappiano esercitare l’empatia. Bot-terapeuti, bot-compagni, app che aiutano a migliorare la salute psicologica. Anche le terapeute e i terapeuti umani possono essere piuttosto robotici nel sistema neoliberale di assistenza alla salute mentale.
Gli scienziati e le scienziate stanno lavorando per superare i pregiudizi nei confronti dell’Intelligenza Artificiale che riguardano il modo in cui essa si relaziona con le persone. Ma cosa succede se l’AI è “mentalmente instabile”? Possiamo essere inclusivi nei suoi confronti? Ha bisogno di una terapia? Se volessi parlare con un’IA invece che con un umano, vorrei che fosse verosimile. E se fosse condizionato ad avere un disturbo come me? Adesso sì che si ragiona.
Marina Orlova (1987, Russia/Paesi Bassi) è una coreografa, performer e drammaturga di danza con una formazione in Studi sociali. Pratica la danza e la performance dal 2012 e si è diplomata alla School for New Dance Development dell’Amsterdam Academy of Theatre and Dance nel 2021. Dal 2016 espone i suoi lavori in Russia, Germania e nei Paesi Bassi. Nella sua pratica lavora con algoritmi coreografici per corpi e interazioni e la sua ricerca artistica fa convergere temi di danza, migrazione, salute mentale e tecnologia. Dal 2020 crea entità di AI paradossali che diventano performer nelle sue performance di danza.
Dance, Neurodiversity and Robots.
Performance17.11.2022, 19:00—19:30